Ho trovato questo interessante articolo interamente dedicato alla scelta della scarpa da tango “perfetta” (almeno che questa esista realmente), e chi se non me poteva pubblicare un articolo che ha come argomento i piedi?!? 😉
SCARPE DA TANGO E TANGO DELLE SCARPE
di P. Müller
Le scarpe da ballo, da Tango devono calzare perfettamente. Devono aderire completamente al nostro piede per non strusciare ad esempio sulla pelle che produrrebbe fastidiose vesciche, che fanno stare a riposo il/la ballerino/a per almeno 8-10 giorni.
Esistono tre tipi di piedi che determinano spesso anche una larghezza diversa dello stesso:
a) il tipo greco dove il secondo dito è il più lungo
b) il tipo egiziano dove l’alluce è il dito più lungo
c) il tipo quadrato dove tutte le dita sono lunghi uguale
La forma della scarpa perciò deve rispettare la forma naturale del nostro piede per impedire sviluppi dolorosi come l’infiammazione all’articolazione metatarsofalangeo. Quindi ogni scarpa fatta a mano e su misura è la scarpa ideale; possiamo scegliere, però, una che ha la forma più simile al nostro piede. A questo punto dovremmo augurarci che tutte le ditte di scarpe da ballo comincino a produrre i loro modelli secondo la larghezza del piede, un fatto che da qualche tempo avviene da parte di alcune di loro.
Per un consumatore tanguero standard sono da evitare tutte le scarpe
a) con pagliette, in quanto graffierebbero la scarpa del/la compagno/a di ballo,
b) di cuoio laccato, che, anche se trattato con una crema antiaderente che funziona per un paio di ore, fa si che le nostre scarpe si appiccichino a quelle del/la nostro/a partner frenando i movimenti.
c) Di cuoio scamosciato che di nuovo frena il movimento.
d) Il cuoio esterno ideale dovrebbe essere semplicemente liscio.
Per i ballerini di solito la scarpa è chiusa mentre per le ballerine, oltre al modello simile a quello degli uomini ideale per l’insegnamento, esistono tantissimi modelli con lacci incrociati sul collo del piede, con un laccio singolo intorno alla caviglia e così via. Nuovamente è molto importante che nessun laccio o parte della scarpa impedisca il movimento articolare (come nel caso del laccio intorno al collo del piede) e non prema sul tendine d’Achille per non causare nel primo caso una rigidità articolare e nel secondo una fastidiosa infiammazione tendinea. Se scegliete un modello con cuciture (a due colori) assicuratevi che non premano sul vostro piede: dovrebbero avere un rivestimento interno.
Per trovare la scarpa giusta dovremmo andare a comprarla il pomeriggio o la sera, quando i nostri piedi sono un po’ gonfi e quindi sono come qualche ora di ballo e la circolazione sanguigna è aumentata notevolmente. Attenzione però d’estate quando questo avviene già verso mezzogiorno. Normalmente le scarpe da ballo si comprano di una misura più piccola della solita, in quanto non hanno o non devono avere un bordo. Ciò assicura sia la sensibilità tra i piedi dei ballerini che, toccando, comunicano passi o arresti di movimento sia la “deformazione” naturale della scarpa nuova al piede.
Normalmente la suola deve essere di cuoio (anche se più avanti vedremo altre opzioni) per assicurare il “pivotare” (girare su se stesso) liberamente. Le suole di gomma, con profilo, servono ad aderire al massimo al pavimento (scarpa da ginnastica), ma bloccano il piede sul posto, quando la parte superiore del corpo balla girando. Sono possibili, in questo caso, danni gravosi al ginocchio (lesioni al menisco mediale e al legamento incrociato anteriore).